Il 20 marzo - equinozio di primavera - segna il passaggio della stagione invernale a quella primaverile. Il giorno e la notte hanno la stessa durata, 12 ore. Il 20 o il 21? Il 21 marzo era la data stabilita dal Concilio di Nicea nel 321 d.C.; con il calcolo astronomico l'equinozio di primavera cade tra il 20 e il 21 del mese. La coincidenza del 21 marzo si è avuta nel 2003 e nel 2007 e non si ripeterà più fino al 2102. Quest'anno cade il 20.
Mentre i pavoni vanno in amore, imperterrite le nostre "star", le statue di Democrito ed Eraclito, immoti e silenti di fronte a Villa Tiepolo Passi, da secoli scandiscono il tempo, le ore del giorno e le stagioni, sorprendono gli ospiti per la loro storia così antica e così attuale e attendono le nuove generazioni. Paradossalmente avversi al declino, perpetuano il loro monito, la Natura è sovrana e noi umani ne facciamo semplicemente parte.
C'è un'aria diversa intorno, si sa, e si scuote anche il pensiero: gli epicurei vanno a campi cogliendo erbe selvatiche - la cipollina, il tarassaco e il verdon da cortel son già bell'e pronti. Si potano i frutteti e si temono le ultime gelate. L'aria si fa tiepida, e ragazzi e ragazze, quando il sole è alto, si mettono in maglietta, che caldo!, poi la sera starnutiscono. Per gli stoici c'è stato San Remo in TV, tanto basta. I cinici fanno piani per Pasqua (di nuovo in lockdown), con uova e colombe già da un pezzo sugli scaffali. Si va verso l'ultimo trimestre a scuola (quest'anno purtroppo virtuale), compiti in classe della salvezza e interrogazioni. Gli scettici assistono alle ultime giornate di campionato, riprende Moto GP e la F1 tifando sempre e comunque Valentino e la Rossa, e quest'anno l'America's Cup ci tiene svegli la notte con le barche a vela volanti.
E anche se ancora infuria la tempesta, la primavera fa nascere dentro ciascuno di noi un pò di speranza, un pò di tenerezza, un pò di bellezza.
Copyright © Alberto Passi, tutti i diritti riservati