L'acqua è sacra e se manca o ce n’è troppa o ti sprofonda, che tu sia re, capitano o coscritto al remo, rende tutti uguali. L’acqua è matrice del Bene Comune e a Venezia, sappiamo, ha determinato tutto, politica ed economia. “Coltivar el mar” dicevano, e il mare si è fatto tramite di grandi fortune… e sfortune anche. L’acqua rende ancor oggi Venezia magica e impossibile, perché è la natura stessa che dà e toglie.
L’acqua, quella delle centinaia di fiumi presenti in terra veneta, era sfruttata come preziosissima risorsa, intesa come energia rinnovabile, pulita e a basso costo; alla sua cospicua presenza dobbiamo la Santa Agricoltura gestita dalla Ville e la stupefacente capacità manifatturiera dei veneti: con la ruota del mulino e la leva del maglio diventeranno industriali un secolo prima della Rivoluzione Industriale.
Non c’è Villa Veneta se non c’è l’acqua. Con il Rio Piovenzan, piccolo fiume di risorgiva, a Villa Tiepolo Passi si gestivano i “broli” (orti e pollai), le cantine, le scuderie, la “liscera” (lavanderia), si faceva il ghiaccio per la “giasera” (ghiacciaia) e si allevava il pesce in peschiera. E a Carbonera, un comune ancor oggi privo di acquedotto (e deve considerarsi un privilegio), l'acqua di falda a temperatura costante di 13° e di qualità sublime è quella che sgorga quotidianamente dalle fontane e dai rubinetti di casa.
Quante storie intorno alla "roda mata” o “rosta” (ruota, detta matta perché non macinava farine), sei metri di diametro per sollevare l’acqua del rio e portarla in villa, quanti giochi con le chiuse dei canali che irrigavano il giardino e che scherzi nelle stanze cupe della grotta-ghiacciaia. I bagni, le esplorazioni con zattere improvvisate nel lago del parco romantico o le pattinate quando ghiacciava erano quasi all’ordine del giorno. I contadini ripulivano la peschiera da alghe e fanghiglia una volta l'anno ed era una festa perché si pescavano a decine anguille di tutte le misure. Una settimana dopo, depurate, finivano in “ tecia" e si allestiva un grande pranzo con gli uomini e le donne di campagna nella rimessa delle carrozze.
Il percorso dell'acqua è ancora vivo a Villa Tiepolo Passi: tutte le domeniche, durante la nostra visita guidata, si possono ammirare la ruota, la fontana, la peschiera, e ascoltare il racconto affascinante di quattro secoli di vita in Villa.
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